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HABITAT | LILIANA SANTANDREA

Gadarte Galleria, Via Sant’Egidio, 27/r, Firenze
Inaugurazione: sabato 7 ottobre ore 16.30 presentazione a cura del prof. Enzo Dall’Ara
Periodo: 7-19 ottobre 2017
Orario: da martedì a venerdì 16-19, sabato 10.30-13 | 16-19,
festivi 10.30-13 | 15.30-18.30
Nelle giornate di sabato e domenica sarà presente l’Artista.

Negli spazi espositivi della Galleria Gadarte, nel centro storico di Firenze inaugura sabato 7 ottobre una esposizione di opere pittoriche ed incisorie dell’artista Liliana Santandrea.
Liliana Santandrea risiede a Bagnacavallo (Ra), dove dirige la Scuola Comunale d’Arte “Bartolomeo Ramenghi”. Si è formata presso il Liceo Artistico di Ravenna sotto la guida del Maestro Giulio Ruffini. Ha inoltre studiato la tecnica incisoria a Venezia, con il Maestro Riccardo Licata, dal quale ha appreso il valore della costruzione dell’opera d’arte secondo una realtà che si compone per linee orizzontali. Infine, anche la breve frequentazione di Tonino Guerra, ha contribuito a farle leggere il vissuto in modo nuovo; la realtà con maggiore leggerezza e densa di significati universali. L’esordio espositivo di Liliana Santandrea risale al 1981, da allora ha alternato mostre personali a collettive, ottenendo costanti e ragguardevoli encomi critici.

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Crogioli – Tecnica mista su tela – 2015

Soggetti
L’ambiente, le relazioni umane, l’affermarsi della tecnologia sono gli elementi che l’artista cerca di sintetizzare nella sua ricerca, con l’intrigante desiderio, comune a tanti artisti, di dare una sua visione della situazione contemporanea del mondo.
Le sue opere, prima di apparire sulla tela, vivono per mesi nella sua mente, infatti ella ama affermare: “Mi piace camminare nei luoghi che saranno poi i soggetti dei miei lavori, viverne l’atmosfera, fare fotografie e schizzi, fare mie le situazioni. La memoria è quel grande magazzino dove immagini, pensieri, esperienze si sedimentano per poi emergere spontaneamente. Quando poi decido di realizzarle, il tutto deve essere veloce, di getto, in particolar modo nella prima fase, per non perdere l’energia propria della materia-colore che deve rimanere viva nell’opera”.
Costruisce le sue opere per linee orizzontali, come una talpa entra nelle pieghe della storia del paesaggio, nell’humus della materia, per poi risalire verso il cielo; è un racconto che coniuga pesantezza e leggerezza, mondo industriale e naturale.
Rappresenta prevalentemente grandi complessi industriali, essi sono il motore del nostro benessere, quel punto dove l’intelligenza umana coniuga la funzionalità al valore estetico. Sono strutture geometriche fatte di volumi, di labirinti, di riflessi di luce e di corrosioni, dove è perennemente in essere il ciclo di trasformazione della materia che si rivela, con quel gioco di ombre e di fumi che portano verso il cielo, i pensieri di noi esseri umani.
Kandinskij, guardando dalla sua finestra della periferia di Parigi scrisse più o meno queste parole: “Guardo fuori, varie ciminiere fredde si ergono silenziose, sono inflessibili. D’improvviso il fumo sale da una ciminiera, il vento lo curva ed esso muta il colore ad ogni istante. Il mondo intero è diventato diverso”.

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Viaggio a Nord – Tecnica mista su tela – 2016
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Complesso – Tecnica mista su tela – 2013/16
HABITAT | LILIANA SANTANDREA

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